domenica 27 marzo 2011

IL SAPORE DEL MALE

Questo è il mio secondo libro autopubblicato sul sito http://www.ilmiolibro.it/
Anche questo nasce come racconto breve ma un giorno ho deciso di correggerlo e allungarlo cercando di farne un piccolo libro.
Il risultato? Un libricino di 68 pagine da leggere tutte d'un soffio. Ricco di fascino e di mistero.

In basso, un estratto. Buona lettura!

Il male che si insinuò nel monastero di
San Saviano, nella Toscana del nord,
scaturì dalla terra durante una grigia
mattina di metà ottobre. Uscì da un
pertugio. Lento ed inesorabile. Un fumo
che si celò nella nebbia per compiere
indisturbato atroci delitti ed
inimmaginabili scelleratezze.
Iniziò a salire lungo la stretta strada
sterrata che percorreva la fiancata della
montagna per terminare poi alle soglie del
monastero.
La sacra struttura fu costruita nel 486 d.C.
da alcuni frati e per quasi 1500 anni era
rimasta lì, intatta ed austera, resistendo a
guerre, epidemie e morte.
Immobile, immersa nella pace assoluta;
una piccola macchia di colore scuro che
da Lucca, durante l’estate, poteva
scorgersi contornata dal verde dei boschi.
L’inverno in quelle zone era gelido e
grigio. I colori dell’estate a fine settembre,
se ne andavano in fretta per lasciare posto
agli alberi insecchiti dal freddo ed alla
neve che sarebbe giunta i primi di
novembre.
I frati durante quegli inverni lunghi e
gelidi passavano il loro tempo
adoperandosi a tagliare la legna per il
fuoco, a leggere libri e testi sacri lunghi e
noiosi, a pregare per le anime morte anni
fa durante le pestilenze e le guerre che
avevano segnato quei luoghi.
La coltre nebbiosa continuò a salire.
Infaticabile maestra del Male, si arrampicò
portando con sé il suo carico di morte.
Mangiava la terra dalla quale era uscito e
assassinava ogni piccola creatura che della
terra aveva fatto la sua casa.
Al suo lento passare i rami infreddoliti
degli alberi sembravano ritrarsi e
prostrarsi come a venerare l’antico
Signore del Male.
Ma era solo autentico terrore.
Arrivò davanti al portone del monastero e
si fermò. Quasi indugiò per un attimo.
Sentiva come se qualcosa lo ostacolasse,
ma tutto intorno odorava di male, di
guerre, di tristezza, di sangue. Si intrufolò
sotto l’ingresso del monastero e fu allora
che il Male provò piacere. Stava
deturpando il nemico di sempre, lo stava
invadendo e presto la pace e la
tranquillità di quel luogo sarebbero state
sostituite solamente da odio e dolore.
Il Male entrò e fu l’inizio della fine.

1 commento:

  1. ciao eccomi come promesso mi sono iscritta trovo i tuoi lavori particoli e ben scritti. complimenti
    Barbara Cesa

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